TECEdrainline
funktionelles Design – jetzt auch für Duschrinnen
TECEflex
Il sistema di installazione universale in tubo multistrato PE-Xc
Informazioni Tecniche
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1 Descrizione del sistema ............................................................. 4
1.1 TECEflex: tubo multistrato PE-Xc/AL/PE ................................................. 6
1.2 Raccordi .................................................................................................... 7
1.3 Sistema di connessione con boccola a scorrimento assiale ................ 10
1.4 Perdita visibile .......................................................................................... 10
1.5 Impianti per acqua sanitaria ................................................................... 11
1.6 Impianti di riscaldamento ....................................................................... 11
1.7 Impianti per aria compressa ................................................................... 12
1.8 Impianti per il gas .................................................................................... 12
2 Modalità di lavorazione ............................................................. 14
2.1 Pressatura con attrezzi manuali ............................................................. 14
2.2 Pressatura con attrezzi elettrici .............................................................. 15
2.3 Pressatura con attrezzi RazFaz .............................................................. 17
2.4 Recupero dei raccordi in caso di errore ................................................. 18
3 Direttive per l’installazione ..................................................... 19
3.1 Generalità ................................................................................................. 19
3.2 Raggi di curvatura minimi ....................................................................... 19
3.3 Protezione dai raggi UV ........................................................................... 20
3.4 Compensazione della dilatazione termica ............................................. 20
3.5 Posizionamento dei punti di ancoraggio ................................................ 22
3.6 Installazione sottotraccia ........................................................................ 22
3.7 Collegamento a boiler elettrici e caldaie istantanee ............................. 23
3.8 Stoccaggio ................................................................................................ 24
3.9 Protezione anti incendio .......................................................................... 24
4 Progettazione e dimensionamento .................................... 25
4.1 Collaudo e messa in funzione dell’impianto .......................................... 33
4.2 Prova di tenuta a pressione .................................................................... 33
Certificati Certificazione DVGW per impianti idricosanitari (acqua potabile) .................... 36
Certificazione TÜV per impianti di aria compressa ............................................ 37
Certificazione DVGW per impianti di distribuzione Gas ..................................... 38
Certificazione del tubo TECEflex per la classe di reazione al fuoco ................. 39
La riproduzione anche parziale è consentita solo su autorizzazione della ditta TECE.
I dati tecnici contenuti possono essere cambiati senza preavviso.
03/2008
Indice
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1 Descrizione del Sistema
1 Descrizione del sistema
TECEflex è un sistema d’installazione universale omologato
per il trasporto di acqua potabile, per riscaldamento, per
impianti di aria compressa e trasporto di gas.
Il sistema di collegamento tubo-raccordo, con l’efficace tec-
nica della boccola a scorrimento assiale su tubo bicchie-
rato, evita l’uso di O-ring e rende trascurabili le perdite di
carico nel passaggio tubo-raccordo.
Caratteristiche del sistema TECEflex:
connessione senza l’uso di O-ring;
minima riduzione di sezione nel passaggio tubo-raccor-
do;
connessioni intrinsecamente sicure;
elevata resistenza alla pressione e alla temperatura;
assenza di corrosione e possibilità di posa sottotraccia;
elevata igiene delle condotte;
tubi meccanicamente resistenti, flessibili e leggeri;
rapidità di posa.
Tutti i tubi TECEflex, sottoposti a test in primari istituti di
prova esterni, hanno ricevuto le più importanti certificazioni
e licenze a livello europeo.
In particolare, il sistema TECEflex, conforme alle più rigide
prescrizioni tedesche, ha ricevuto l’omologazione DVGW
per le installazioni di acqua sanitaria e gas, e l’omologazio-
ne DIN CERTCO per gli impianti di riscaldamento.
Il tubo TECE
L’impiego in impianti di riscaldamento, acqua sanitaria, aria
compressa e gas richiede caratteristiche notevoli ai materia-
li costruttivi dei tubi: oltre ad un elevata resistenza alla tem-
peratura ed alla pressione un tubo deve resistere agli agenti
chimici e avere una durata certificata di almeno 50 anni.
Il tubo TECE nasce in impianti ad elevato contenuto tecnolo-
gico in cui vengono eseguiti severi controlli sia sulla materia
prima sia sul processo di produzione.
Per migliorare le caratteristiche meccaniche, il tubo TECE è
costruito con tubo interno in PE-Xc, polietilene ad alta den-
sità reticolato fisicamente (reticolazione elettronica).
Reticolazione elettronica
Il polietilene PE è un composto termoplastico macromoleco-
lare, derivato dalla polimerizzazione dell’etilene:
(CH2-CH2)n formula chimica polietilene
n indica la lunghezza della catena molecolare
(10.000÷16.000 molecole per catena).
Catene di polietilene non reticolate
Le lunghe catene macromolecolari sono legate da forze
di coesione che non sono veri e propri legami chimici, ma
sono di natura elettrica (forze di Van der Waals). L’elevato
numero di queste forze favorisce l’ottenimento di buone ca-
ratteristiche meccaniche, ma la loro bassa energia rende il
materiale sensibile alla temperatura.
In presenza di calore, già a temperature moderatamen-
te elevate (inferiori al punto di fusione), il PE comincia ad
5
1 Descrizione del Sistema
avere un significativo grado di fluidità; all’aumentare della
temperatura le catene iniziano ad oscillare e quando la for-
za esercitata dalle oscillazioni è superiore alle forze di attra-
zione del materiale, il polietilene si scioglie. Inserendo dei
legami chimico-fisici intermolecolari, detti di reticolazione, il
materiale acquista una struttura più complessa, il grado di
fluidità viene ridotto notevolmente e le prestazioni alle alte
temperature migliorano significativamente.
Una delle caratteristiche più evidenti della reticolazione è
di fatto l’impossibiltà di sciogliersi del materiale (motivo per
cui i tubi in polietilene reticolato non possono essere sal-
dati).
La reticolazione dei tubi TECEflex avviene elettronicamente
con un metodo puramente fisico (senza aggiunta di compo-
nenti adibiti alla reticolazione per via chimica).
Il processo fisico utilizza un fascio di elettroni ad elevata
energia per strappare atomi di idrogeno alle catene di PE;
gli atomi di carbonio, che in tal modo acquisiscono valenze
libere, si legano fra loro, dando origine a delle connessio-
ni covalenti tra le catene polimeriche. La nuova struttura
macromolecolare, reticolata con sviluppo tridimensionale,
conferisce al polietilene eccellenti caratteristiche a tal pun-
to che dopo la reticolazione si parla di un altro materiale: il
PE- X dove la X sta per “cross linked” (reticolazione).
Il processo di reticolazione fisica, agendo esclusivamente
sulle zone amorfe del materiale, conferisce al prodotto fini-
to una reticolazione eccezionalmente omogenea.
Le tubazioni reticolate fisicamente sono denominate PE-Xc,
dove l’indice “c” sta per la procedura di reticolazione.
Effetto memoria
I tubi reticolati sono dotati del cosiddetto effetto memoria:
il materiale sintetico, a seguito deformazione, tende a ri-
tornare nella sua forma originale. Grazie all’effetto me-
moria il tubo, dilatato per inserire il raccordo, si adatta sul
portagomma conferendo ulteriore sicurezza al sistema di
connessione. All’aumentare della temperatura aumenta la
rapidità dell’effetto memoria; questa caratteristica favoren-
do il riassesto naturale di strozzature accidentali aggiunge
ulteriore margine di sicurezza nelle installazioni TECEflex.
Catene di polietilene reticolate
Vantaggi dei tubi reticolati PE-Xc
Materiale atossico, neutro all’olfatto e al gusto, idoneo
al trasporto di acqua potabile;
resistente fino a 95°C;
elevata elasticità con eccellente comportamento nel
lungo periodo nelle prove di pressione interna;
elevata resistenza alle incrinature da tensioni interne;
ottima resistenza all’invecchiamento termico;
resistente anche alle basse temperature (>5°C);
bassissima scabrosità delle superfici interne e quindi
perdite di carico minime ed assenza di incrostazioni;
elevata resistenza all’abrasione;
buona resistenza agli agenti chimici;
elevata resistenza alla corrosione (è chimicamente
inerte); non presenta rischi di fessurazioni o di riduzio-
ne dello spessore di parete per reazioni elettrochimiche
con l’ambiente circostante;
insensibile alle azioni delle correnti vaganti (proprietà
dielettriche);
posa con raggi di curvatura ridotti;
idoneo alle pesanti condizioni dei cantieri.
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1 Descrizione del Sistema
1.1 TECEflex: tubo multistrato PE-Xc/AL/PE
Il tubo multistrato TECEflex rappresenta la combinazione
ideale tra un tubo di metallo e un tubo sintetico.
Il tubo interno in PE-Xc, consente di ottenere elevati va-
lori di resistenza alla pressione, alla temperatura, all’in-
vecchiamento e alla corrosione.
Il rivestimento in alluminio, saldato di testa con tecno-
logia al laser, agisce da barriera antiossigeno (norma
DIN 4726), riduce l’effetto di dilatazione termica lineare
e conferisce al tubo stabilità di forma e resistenza alla
flessione.
Lo strato di copertura esterno in PE è un rivestimento
protettivo che conferisce ulteriore resistenza meccani-
ca; la colorazione bianca ne consente l’impiego anche
dove risulta visibile, per esempio per il fissaggio dei ra-
diatori.
Struttura del tubo multistrato TECEflex
Il tubo multistrato TECEflex è idoneo sia per la realizzazione
di reti interne di distribuzione sanitaria, sia per impianti di
riscaldamento:
nella distribuzione ai piani o nelle unità abitative;
in scantinati, per le montanti sopratraccia o sottotrac-
cia;
per il collegamento dei radiatori anche in esecuzioni a
battiscopa;
in impianti di riscaldamento a pavimento o a parete
ecc.
nella realizzazione di impianti per aria compressa con
pressioni fino a 16 bar.
La particolare costruzione del il tubo multistrato TECEflex
permette la piegatura manuale, senza molla di flessione,
fino a un raggio di 5 volte il diametro esterno.
Tale caratteristica è importante specie quando si devono
realizzare tratti molto lunghi e con molte curvature, come
negli impianti di riscaldamento a pavimento o a parete.
La leggerezza, la duttilità e la generosità delle portate rende
le installazioni TECEflex più facili e veloci delle esecuzioni
con tubi in metallo o in polipropilene.
La tabella sottostante riporta una comparazione tra i dia-
metri commerciali dei tubi multistrato TECEflex e i corri-
spondenti tubi in diverso materiale presenti sul mercato
TECE flex Rame Acciaio Inox Polipropilene
DN D est D int D est x sp DN D int D est x sp D est D intmm mm mm mm pollici mm mm mm mm
14 15 10 12x1 1/4 9,2 - 16 10,6
16 17 11,6 14x1 3/8 12,6 15x1 20 13,2
20 21 14,4 18x1 1/2 16,1 18x1 25 16,6
25 26 18 22x1 3/4 21,7 22x1,2 32 21,2
32 32 24 28x1 1 27,3 28x1,2 40 26,6
40 40 32 35x1,5 1 ¼ 36,0 35x1,5 50 34,2
50 50 41 42x1,5 1 ½ 41,9 42x1,5 63 42
63 63 51 54x1,5 2 53,1 54x1,5 75 50
Diametri equivalenti di diversi materiali comparati con i corrispondenti tubi TECEflex
Strato protettivo bianco in PE
Strato in alluminio saldato di testa
Tubo base TECEflex in PE-Xc
Strato adesivo
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1 Descrizione del Sistema
Tipologia di fornitura
La gamma tubi TECEflex è disponibile nelle dimensioni da
14 a 63 mm.
I diametri da 14, 16, 20 e 25 mm sono disponibili in rotoli.
I diametri da 16, 20, 25, 32, 40, 50 e 63 mm sono disponi-
bili anche in barre.
In attuazione della legge 10/91, della norma UNI 10376 e
del DPR 412/93, i diametri da 14, 16, 20 e 25 mm sono
disponibili anche nella versione con guaina isolante in po-
lietilene espanso a cellule chiuse, ottenuto per estrusione,
con protezione esterna, espandenti esenti da HCFC, classe
di reazione al fuoco 1.
Vantaggi del tubo multistrato TECEflex:
tubo universale per impianti sanitari, riscaldamento,
aria compressa e gas = un solo tubo per tutti gli usi;
dilatazione termica simile a quella dei tubi metallici;
rivestimento estetico bianco;
leggero e facile da installare, grazie alla sua stabilità di
forma e di piegatura;
resistente alla corrosione, resistente all’abrasione ed
esente da incrostazioni;
resistente agli inibitori di impianti di riscaldamento;
eccellente resistenza nel tempo;
certificazione DVGW e DIN CERTCO;
utilizzabile fino a 95°C / 10 bar;
posa con raggi di curvatura ridotti (raggio di curvatura
minimo pari a 5 volte il diametro esterno senza alcun
rischio di strozzature);
resistente alle basse temperature (>5°C).
1.2 Raccordi
I raccordi del sistema TECEflex sono realizzati per essere
utilizzati sia per impianti sanitari, sia per impianti di riscal-
damento, sia in impianti per aria compressa che per il gas.
Realizzati in ottone CR o in PPSU (polifenilsulfone), sono pri-
vi di O-ring o altre guarnizioni.
I raccordi in ottone CR, come richiesto dal DVGW, sono pro-
dotti in una lega speciale altamente resistente alla corrosio-
ne per dezincificazione.
I raccordi in ottone CR, rispettano le disposizioni della circo-
lare tecnica DVGW W 534 e sono conformi alle direttive per
l’acqua potabile.
Raccordo in ottone per tubi TECEflex
I raccordi in PPSU, materiale sintetico igienicamente testato
e consigliato dal DVGW per gli impianti di acqua sanitaria,
sono una valida alternativa ai raccordi in ottone CR. Non
sono, però, utilizzabili per il trasporto di gas.
Il PPSU presenta elevata resistenza alle sollecitazioni mec-
caniche ed elevata resistenza alla corrosione ed alle incro-
stazioni.
Raccordo in PPSU per tubi TECEflex
Entrambe le tipologie di raccordo utilizzano una boccola di
serraggio in ottone CR.
8
1 Descrizione del Sistema
Ottone di qualità CR per i raccordi TECEflex
L’acqua è un bene prezioso, un’affermazione ancora più
vera se si pensa all’acqua potabile e alla necessità di una
sua tutela.
L’ordinamento sull’acqua potabile (TrinkwV 2001), entrato
in vigore in Germania il 1° gennaio 2003, è il risultato degli
sforzi compiuti dai paesi europei per migliorare la qualità
dell’acqua.
Dopo alcuni emendamenti la nuova direttiva della CE è sta-
ta recepita dal diritto tedesco con il TVO2003, diventando
la norma vincolante più moderna e severa in materia, a li-
vello mondiale.
Per la prima volta, in un ordinamento sull’acqua potabile, si
prende in considerazione il fatto che, sostanze nocive pos-
sano entrare a contatto con l’acqua durante il suo passag-
gio, dalla centrale idrica al punto di prelievo.
Con il nuovo regolamento il controllo nella centrale idrica
viene integrato con una verifica in tutti i punti destinati al
prelievo dell’acqua potabile. Vengono misurate le sostanze
che possono mescolarsi all’acqua durante il suo passaggio
nelle condutture principali ma soprattutto attraverso quelle
domestiche.
Il nuovo ordinamento sull’acqua potabile, in sede di defini-
zione dei valori limite, distingue tra:
“parametri chimici, la cui concentrazione non è sogget-
ta ad ulteriori aumenti nella rete di distribuzione (para-
metri chimici, parte 1)”;
“parametri chimici, la cui concentrazione, viceversa,
può aumentare (parametri chimici, parte 2)”.
In particolare, la parte 2 definisce parametri più severi nei
valori limite ammessi per quasi tutti i metalli pesanti e si oc-
cupa dell’argomento “corrosione” solo nei casi in cui i pro-
dotti di degradazione potrebbero compromettere la qualità
dell’acqua.
La tabella seguente riporta i valori limiti ammissibili per i
principali metalli pesanti la cui concentrazione può aumen-
tare nella rete di distribuzione.
Elemento Contenuto max
Ferro 0,2 mg/l
Rame 2,0 mg/l
Alluminio 0,2 mg/l
Nichel 0,02 mg/l
Piombo 0,01 mg/l
Concentrazione limite ammissibile in acqua potabile dei i principali metalli pesanti
Tubi e raccordi in rame possono essere utilizzati per le in-
stallazioni idrosanitarie solo dopo verifica che l’acqua pota-
bile presenti i seguenti parametri:
pH ≥ 7,4 oppure
7,0 ≤ pH ≤ 7,4 e TOC ≤ 1,5 g/m3
Il TOC, Carbonio Organico Totale è un indice della concentrazione totale di sostanze organiche presenti nell’acqua.
Per garantire il rispetto dei nuovi limiti, la norma DIN 50930/
T6 stabilisce la concentrazione massima di metalli pesanti
che possono essere presenti nelle leghe utilizzate nella rac-
corderia per uso idrosanitario. In particolare, le percentuali
di piombo ammesse nel bronzo allo stagno e nell’ottone
sono state notevolmente ridotte ed è stata vietata l’applica-
zione di rivestimenti di nichel.
Il mercato offre quindi raccordi in ottone con qualità CR re-
sistente alla corrosione per dezincificazione e raccordi in
ottone rivestito di zinco. Questi ultimi garantiscono i valori
limite previsti per le concentrazioni di piombo ma non quelli
relativi alla corrosione per dezincificazione.
Corrosione per dezincificazione
La dezincificazione rappresenta una forma di corrosione se-
lettiva che si verifica nelle leghe di rame e zinco, in seguito
alla quale si ha una dissoluzione dello zinco e la formazione
di un deposito poroso di rame metallico con sali basici di
zinco.
La suscettibilità dell’ottone a questo tipo di corrosione au-
menta in funzione dei seguenti fattori:
basso tenore di rame (p. es. Ms 58);
9
1 Descrizione del Sistema
basso contenuto di ioni di bicarbonato nell’acqua con-
vogliata;
basso indice di pH dell’acqua convogliata;
aumento del contenuto di ioni di cloruro, solfato e nitrato;
aumento della temperatura di esercizio;
presenza di depositi e incrostazioni.
L’ottone impiegato da TECE è di qualità CR (resistente alla
dezincificazione) e, nonostante richieda un maggiore impe-
gno in fase di produzione dei raccordi, resiste alla corrosio-
ne con qualsiasi tipo di acqua secondo quanto previsto dal
regolamento sull’acqua potabile.
TECE mette a disposizione dei propri clienti un materiale
sicuro e affidabile che ha dato risultati eccellenti non solo
negli impianti idrosanitari, ma anche nei sistemi per il ri-
scaldamento, l’aria compressa e il gas.
Le figure seguenti mostrano i risultati di un esperimento du-
rante il quale sono stati utilizzati tipi diversi di metalli non
ferrosi in un edificio con problemi idrici.
I vantaggi dell’ottone CR rispetto all’ottone standard MS58
sono evidenti (la dezincificazione è visibile nello strato po-
roso).
Corrosione per dezincificazione su Ottone CuZnPB2 (MS58)
Assenza di corrosione per Ottone CR: CuZn36PB2As
È inoltre interessante notare come anche le proprietà del
bronzo allo stagno (RG5) vengano spesso sopravvalutate.
Sul bocchettone è infatti chiaramente visibile un principio
di corrosione.
Corrosione localizzata su Bronzo allo stagno (RG5)
10
1 Descrizione del Sistema
1.3 Sistema di connessione con boccola a scorrimento
assiale
Il sistema di giunzione con boccola a pressione assiale, bre-
vettato TECEflex, adotta un procedimento ad elevata affida-
bilità, in uso da molti anni negli impianti di riscaldamento
e sanitari.
La sicurezza funzionale è comprovata dalla registrazione
del sistema presso il DVGW, numero DW8501 AQ2007.
La connessione si realizza, mediante una boccola in ottone
CR che, inserita sul tubo, viene pressata assialmente sino a
battuta sul raccordo. L’operazione di pressatura è precedu-
ta dall’espansione dell’estremità del tubo.
Rappresentazione di un raccordoTECEflex:
1. Boccola a pressione e tubo multistrato prima della pressatura.2. Boccola a pressione e tubo multistrato dopo la pressatura.3. Effetto memoria: dopo la dilatazione il tubo riprende la sua forma in corrispon-
denza del raccordo. Dopo la pressatura si ottiene una giunzione perfettamente a tenuta e priva di O-ring con una riduzione minima della sezione nel passaggio tubo raccordo.
La tenuta effettuata dalla pressione del materiale sintetico
sull’intera superficie scanalata del raccordo rende superata
la tecnica dell’O-ring, spesso causa di perdite per errore di
lavorazione o installazione.
La zona di giunzione non presenta ne fessure ne interstizi in
cui l’acqua possa infiltrarsi e stagnare. Questo è un aspetto
particolarmente importante, perché l’acqua stagnante rap-
presenta un potenziale serio pericolo per l’igiene dell’im-
pianto.
Nota: i componenti TECEflex non dovranno mai essere
esposti a temperature superiori a 110°C. È vietato l’uso di
fiamme libere e in caso di brasature di collegamento a tubi
in rame deve essere preventivamente realizzato il giunto
brasato e il collegamento al tubo TECEflex deve avvenire
solo a raccordo raffreddato.
1.4 Perdita visibile
Il sistema di giunzione TECEflex rispetta le disposizioni della
circolare tecnica DVGW W 534, paragrafo 12.14 relativa ad
allacciamenti con perdita visibile.
Un raccordo TECEflex non pressato è riconoscibile con faci-
lità mediante ispezione visiva.
Perdita visibile su tubi non pressati
11
1 Descrizione del Sistema
1.5 Impianti per acqua sanitaria
Gli impianti sanitari richiedono particolare attenzione
nell’installazione; l’acqua per uso sanitario, essendo un
alimento, non deve essere in alcun modo contaminata dai
materiali dell’impianto.
Il sistema TECEflex è certificato per l’uso sanitario dal
DVGW.
Rappresentano parte integrante della certificazione DVGW:
le prove tecniche dei componenti;
la prova KTW (acqua potabile);
DVGW W270.
Il sistema TECEflex è idoneo per tutte le tipologie qualitative
di acqua sanitaria come previsto dalla direttiva per l’acqua
(TVO) in vigore dal 2003.
Per la realizzazione di impianti per acqua sanitaria sono di-
sponibili i seguenti elementi costruttivi:
raccordi in materiale sintetico PPSU;
raccordi in ottone CR resistente alla corrosione;
tubi multistrato PE/Al/PE-Xc.
1.6 Impianti di riscaldamento
Il sistema TECEflex è certificato DIN CERTCO ed è approvato
per l’uso in impianti di riscaldamento.
Per la realizzazione di impianti per riscaldamento sono di-
sponibili i seguenti elementi costruttivi:
raccordi in materiale sintetico PPSU;
raccordi in ottone CR resistente alla corrosione;
tubi multistrato PE/Al/PE-Xc.
Tutti i materiali sono a tenuta di ossigeno come previsto dal-
la norma DIN 4726.
12
1 Descrizione del Sistema
1.7 Impianti per aria compressa
Il sistema TECEflex è certificato dal TUV per l’uso in impianti
per aria compressa:
pressione massima 16 bar a temperatura ambiente;
pressione massima 12 bar per aria a 60°C.
Per la realizzazione di impianti per aria compressa sono di-
sponibili i seguenti elementi costruttivi:
raccordi in materiale sintetico PPSU
raccordi in ottone CR resistente alla corrosione
tubi multistrato PE/Al/PE-Xc
1.8 Impianti per il gas
Nel dicembre del 2009, con la pubblicazione delle UNI TS
11343 e UNI TS 11344, i tubi multistrato risultano idonei
al trasporto del gas per uso civile.
Comunicazione CIG relativa ai sistemi di tubi multistrato.
A seguito della pubblicazione della UNI/TS 11343:2009
“Impianti a gas per uso domestico - Impianti di adduzione
gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione,
da bidoni e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi
di tubazioni multistrato metallo-plastici -Progettazione,
installazione e manutenzione”, continuiamo a ricevere ri-
chieste di chiarimento circa la possibilità di installare questi
sistemi.
Facciamo notare che il CIG (21.12.09) ha dato tempestiva-
mente notizia della pubblicazione della suddetta specifica
tecnica d’installazione e della corrispondente specifica tec-
nica di prodotto UNI/TS 11344:2009 “ Sistemi di tubazio-
ni multistrato metallo-plastici e raccordi per il trasporto
di combustibili gassosi per impianti interni”.
Ricordiamo che l’art. 6 del D.M. 37/08 disciplina l’installa-
zione degli impianti; per comodità ne riportiamo di seguito
lo stralcio pertinente:
…omissis…
Art. 6. Realizzazione ed installazione degli impianti.1. Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformità alla normativa vigente e sono re-sponsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione apparte-nenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono par-ti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.…omissis…
13
1 Descrizione del Sistema
Campo d’applicazione -Acqua sanitaria, riscaldamento a pavimento, riscaldamento a
radiatori ad alta temperatura, aria compressa (max 16bar) e gas.
Certificazioni - DINCERTCO, DVGW
Diametro nominale mm 14 16 20 25 32 40 50 63
Diametro esterno mm 15 17 21 26 32 40 50 63
Spessore parete mm 2,5 2,7 3,3 4 4 4 4,5 6
Diametro interno mm 10 11,6 14,4 18 24 32 41 51
Colore Bianco Bianco Bianco Bianco Bianco Bianco Bianco Bianco
Peso al metro tubo vuoto kg/m 0,11 0,13 0,19 0,28 0,39 0,55 0,76 1,27
Volume d’acqua per metro l/m 0,08 0,11 0,16 0,25 0,45 0,8 1,32 2,04
Peso al metro tubo pieno kg/m 0,19 0,24 0,35 0,53 0,84 1,35 2,08 3,31
Rugosità superficie interna mm 0,0015 0,0015 0,0015 0,0015 0,0015 0,0015 0,0015 0,0015
Conduttività termica W/mK 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35
Coeff dilatazione termica mm/mK 0,026 0,026 0,026 0,026 0,026 0,026 0,026 0,026
Temperatura max di esercizio a3 bar °C 95 95 95 95 95 95 95 95
Pressione max. di esercizio a 70°C bar 10 10 10 10 10 10 10 10
Raggio di curvatura min. (5 x d) mm 70 80 100 125 160 200 250 315
Lunghezza rotolo tubo nudo m 120 100 100 50 25 - - -
Lunghezza barre tubo nudo m 3,5 3,5 3,5 5 5 5 5 5
Tubo
isol
ato
Lunghezza rotolo m 40 50 50 50 - - -
Spessore isolante mm 6 6 9 9 - - -
Valore lambda (coefficiente di conducibilità termica a 40°C) W/mK 0,040
Permeabilità al vapore acqueo secondo prEN 13469 - > 11000.
Dati Tecnici TECEflex: tubo multistrato PE-Xc/AL/PE
14
2 Modalità di lavorazione
2 Modalità di lavorazione
Il sistema TECEflex richiede l’uso di attrezzi specifici. L’appli-
cazione dei componenti TECEflex con tubi o raccordi diversi
non è consentita e comporta il decadimento della garanzia
TECE.
2.1 Pressatura con attrezzi manuali
Gli utensili di pressatura manuale TECEflex permettono
l’esecuzione di giunzioni fino ad una diametro di 32 mm.
Utensili TECEflex per la pressatura manuale: (da sinistra) pinza dilatatrice contestina di espansione, tagliatubo, attrezzo di pressaggio con ganasce a forcella
Procedimento per la realizzazione della giunzione:
1° fase - Taglio del tubo a misura:
Eseguire il taglio del tubo perpendicolarmente al suo asse
utilizzando l’attrezzo tagliatubi adeguato (per i diametri da
32 in su usare tagliatubi per materiale plastico rigido).
Non necessitano operazioni di ricalibratura o sbavatura.
Nota: Per una corretta esecuzione del taglio è imperativo
che le lame siano ben affilate e prive di sbeccature.
2° fase - Inserimento della boccola:
Inserire la boccola sul tubo tenendo la parte interna raccor-
data verso il raccordo di modo che nella fase di pressatura
ne sia possibile lo scorrimento senza impuntamento.
3° fase - Dilatazione del tubo:
Scegliere la testina di dilatazione in funzione della dimen-
sione del tubo e avvitarla sulla pinza dilatatrice (cod. 72 00
56). Inserire il tubo a battuta e procedere alla dilatazione
(bicchieratura).
15
2 Modalità di lavorazione
4° fase - Preparazione per la pressatura:
Inserire il raccordo nel tubo; non è necessario arrivare a
battuta, in quanto la profondità necessaria viene già deter-
minata durante la dilatazione.
5° fase - Realizzazione della giunzione:
Montare le ganasce corrispondenti al diametro del tubo in
lavorazione (cod. 7200 50), avvicinare la boccola all’estre-
mità del tubo, posizionare le ganasce tra l’apposita sede
scanalata del raccordo e la battuta esterna della boccola;
pressare ripetutamente fino a completo trascinamento del-
la boccola sulla battuta del raccordo.
Nota: Per una corretta pressatura il raccordo deve essere
inserito completamente e ad angolo retto nella pinza.
Pressatura: Posizione corretta (sinistra) - posizione errata (destra)
2.2 Pressatura con attrezzi elettrici
La lavorazione con attrezzi elettrici richiede una macchina
per pressatura (reperibile in commercio) con una forza di
almeno 32 kN, e comunque non superiore a 38 kN dato che
forze superiori potrebbero provocare danni sul raccordo.
Sono macchine con potenza idonea quelle prodotte dalle
aziende di seguito elencate:
Produttore Tipo macchina
KLAUKE
(Uponor)
UAP1 (UP63,UP75)
UAP2 UNP2
UP2EL (UP50EL)
UP2EL14
NOVOPRESS
(Mapress)
(Geberit)
EFP 2
ECO1
ACO1
NUSSBAUM (Viega)
REMS/ROLLER
Akkupress
Power-Press ACC
Power-Press E
Power-Press 2000
ROTHENBERGER Romax Pressliner (Eco)
GEBERIT PWH 75
L’idoneità di pressatrici non in elenco và testata con una
prova che prevede di verificare se il raccordo TECEflex può
essere inserito nella macchina, se questa dispone di suf-
ficiente forza di pressatura e di sufficiente potenza. Sono
ammesse pressature multiple per la chiusura del raccordo,
in particolare in presenza di macchine più vecchie.
Nota: Si intende per pressatura corretta un raccordo in cui
la boccola sia stata spinto sull’estremità. Pertanto la garan-
zia di pressatura non dipende dallo stato della macchina
pressatrice bensì esclusivamente dalla posizione della boc-
cola.
Prima dell’uso della macchina pressatrice leggere attenta-
mente tutte le istruzioni di sicurezza del produttore.
(SI) (NO)
16
2 Modalità di lavorazione
La tabella seguente riporta gli accessori TECE necessari
per la lavorazione di espansione e pressaggio con attrezzo
elettrico:
Le fasi da eseguire in presenza di macchine pressatrici elet-
triche sono le stesse descritte in precedenza per la pinza
manuale.
1° fase - Taglio del tubo a misura:
Tagliare il tubo con un attrezzo idoneo per tubi in materiale
sintetico rigido.
2° fase - Inserimento della boccola:
Inserire la boccola sul tubo tenendo il lato interno raccor-
dato verso l’estremità del tubo di modo che nella fase di
pressatura ne sia possibile lo scorrimento senza impunta-
mento.
3° fase - Dilatazione del tubo:
Accessori per attrezzi elettrici
Adattatore per trapano PMA 14 40
(forza trapano 32-38kN)
composta da:
• adattatore PMA 14 40
• ganasce diam 14-32 mm
• valigetta
Kit per diam. 40 mm: optional
Codice: 72 01 80
Ganasce 40 mm per PMA 14 40
Codice: 72 01 85
Kit dilatatore per PMA 14 40
composta da:
• attrezzo per dilatare con PMA 14 40
• testina 40 mm(per i diametri 14-32 mm si possonoutilizzare le testine dell’attrezzo manuale)
Codice: 72 01 90
Adattatore per trapano PMA 40 63
(forza trapano 32-38kN)
completo di kit dilatatore
composta da:
• adattatore PMA 40 63
• ganasce diam 40-63 mm
• attrezzo per dilatare
• testine dilatatrici 40-63 mm
• valigetta
Codice: 72 01 70
17
2 Modalità di lavorazione
Scegliere la testina di dilatazione in funzione della dimen-
sione del tubo e montarla sulla pinza dilatatrice. Inserire il
tubo a battuta e procedere alla dilatazione (bicchieratura).
4° fase - Preparazione per la pressatura:
Inserire il raccordo nel tubo; non è necessario arrivare a
battuta, in quanto la profondità necessaria viene già deter-
minata durante la dilatazione.
5° fase - Realizzazione della giunzione:
Montare le ganasce contrassegnate in funzione della di-
mensione del tubo, avvicinare la boccola all’estremità del
tubo, posizionare le ganasce da un lato nell’apposita sede
scanalata del raccordo e dall’altro sul retro della boccola;
pressare ripetutamente fino a completo trascinamento del-
la boccola sulla battuta del raccordo.
Nota: Per una corretta pressatura il raccordo deve essere
inserito completamente e ad angolo retto nella pinza.
2.3 Pressatura con attrezzi RAZ-FAZ
Gli strumenti RazFaz – uno per dilatare ed uno per pressare
– consentono connessioni TECEflex fino ad un diametro di 32
mm. Gli strumenti, alimentati a batteria, sono leggeri e facili
da usare e consentono di effettuare pressaggi a filo parete o
nei punti difficilmente raggiungibili con l’attrezzo standard.
Le fasi di lavoro per una corretta connessione sono identiche
a quelle della procedura di “Pressatura con attrezzi manuali”
(vedere la sezione 2.1). Solo la dilatazione del tubo (fase 3)
e la realizzazione della giunzione (fase 5) sono effettuati con
gli attrezzi RazFaz.
3° fase - Dilatazione del tubo:
Scegli la testina di dilatazione in funzione della dimensione
del tubo e montarla sullo strumento di dilatazione RazFaz.
Inserire il tubo a battuta e procedere alla dilatazione (bic-
chieratura). Lo strumento deve essere tenuto dritto davanti
alla estremità del tubo.
Lo strumento dispone di un controllo finale, il che significa
che l’operazione di bicchieratura deve essere effettuata
fino a quando la testina di dilatazione ritorna automatica-
mente nella posizione iniziale.
18
2 Modalità di lavorazione
5° fase - Realizzazione della giunzione:
Montare le ganasce necessarie sullo strumento di pressatura
RazFaz e sistemarle con i bulloni di sicurezza. Le ganasce
sono progettate per due diametri (14/16 – 20 e 25 – 32 mm)
e possono essere continuamente ruotate a 360 °.
Inserire la boccola, per quanto possibile, all’estremità del
tubo e posizionare le ganasce premendo dritto il raccordo.
Pressare la boccola fino al raccordo utilizzando lo strumento
di pressatura.
Lo strumento di pressatura ha un controllo finale, ciò significa
che l’operazione pressaggio dovrà essere eseguita fino a
quando le ganasce ritorneranno nella posizione iniziale.
2.4 Recupero dei raccordi in caso di errore
I raccordi TECEflex pressati possono essere recuperati e
riutilizzati. I tubi possono essere separati semplicemen-
te riscaldando il raccordo con un phon industriale fino a
180°C.
Attenzione ai seguenti punti:
si possono riutilizzare solo raccordi in materiale metalli-
co (non è possibile riutilizzare quelli in PPSU);
per evitare di esporre l’installazione esistente a tempe-
rature superiori a 110°C, il recupero và eseguito solo su
componenti preventivamente rimossi dall’installazione
tagliando la parte di tubazione interessata;
lasciare raffreddare il raccordo prima del riutilizzo;
l’operazione di riscaldamento non deve mai essere ese-
guita con fiamma libera!
19
3 Direttive per l’installazione
3 Direttive per l’installazione
Gli impianti per acqua sanitaria, riscaldamento e gas de-
vono essere eseguiti nel rispetto delle normative vigenti.
Le installazioni devono essere eseguite esclusivamente da
operatori abilitati, in possesso dei necessari requisiti tecni-
co-professionali evidenziabili dall’iscrizione al Registro Ditte
della Camera di Commercio od agli Albi Provinciali delle im-
prese Artigiane.
3.1 Generalità
Osservare le seguenti indicazioni nell’uso del sistema
TECEflex.
Raccordi filettati
Nella realizzazione di raccordi con filetto, TECE consiglia l’uso
di canapa in combinazione con delle paste impermeabilizzanti
adeguate tenendo presente che l’uso eccessivo di canapa può
provocare dei danni alla filettatura interna del raccordo.
Nel caso si usino altre paste impermeabilizzanti per filetti, vale
la garanzia del produttore della pasta utilizzata.
Temperatura di lavorazione
Il sistema TECEflex può essere lavorato fino a una tempe-
ratura minima di 0°C. In presenza di basse temperature
l’estremità del tubo deve essere riscaldata alla temperatu-
ra corporea con l’ausilio di un phon elettrico.
Uso su superfici bituminose
A causa delle elevate temperature di lavorazione del bitume
(ca. 250°C) il contatto diretto può causare danni irrimedia-
bili è pertanto tassativo l’uso di misure protettive adeguate.
Posa su superfici bituminose
Prima di posare i tubi TECEflex su superfici o vernici bitu-
minose verificare che queste siano perfettamente asciutte.
Rispettare i tempi di asciugatura indicati dal produttore.
Contatto con solventi
Evitare il contatto diretto di componenti TECEflex con ver-
nici, pitture, spray, o quant’altro possa contenere solventi
poichè possono causare danni irreversibili.
Messa a terra
L’uso dei tubi multristrato TECEflex come messa a terra per
impianti elettrici non è consentito come previsto dalla nor-
ma VDE 0100.
Protezione antigelo
Tubi contenenti acqua che attraversano aree a rischio di
gelo richiedono la coibentazione minima prescritta dalle
norme.
Il sistema TECEflex prevede l’uso dei seguenti prodotti an-
tigelo:
• Glicolo etilico (Antifrogen N): uso consentito fino a una
concentrazione massima del 50%. TECE consiglia di ri-
durre la concentrazione al 35%, dato che una concentra-
zione di Antifrogen N del 50% consente una protezione
fino a temperature di -38°C, mentre una concentrazione
del 35% è adatta fino a -22°C.
• Glicolo polipropilenico: uso consentito fino ad una con-
centrazione massima del 25%. Il glicolo polipropilenico
viene usato prevalentemente nell’industria alimentare.
Con una concentrazione del 25% si ottiene una protezio-
ne fino a -10°C.
3.2 Raggi di curvatura minimi
È possibile curvare i tubi multistrato TECEflex con un rag-
gio di curvatura minima pari a cinque volte il diametro del
tubo.
Raggio di curvatura minima del tubo multistrato TECEflex
Il tubo TECEflex può essere piegato a mano senza l’uso di
molla di flessione fino al diametro di 20 mm, oltre è oppor-
tuno usare attrezzi di piegatura reperibili in commercio.
20
3 Direttive per l’installazione
Raggi di curvatura del tubo TECEflex
Tubo TECEflex diametro in mm
Peso del tubo vuo-to [kg/m]
Peso del tubo pieno [kg/m]
14 0.11 0.1916 0.13 0.2420 0.19 0.3525 0.28 0.5432 0.39 0.8540 0.55 1.3550 0.76 2.0863 1.27 3.31
Peso dei tubi TECEflex allo stato vuoto e pieno
3.3 Protezione dai raggi UV
I raggi ultravioletti, dopo un lungo periodo, potrebbero dan-
neggiare la tubazione.
Anche se la conformazione della struttura del tubo multi-
strato TECEflex provvede ad una maggiore resistenza ai rag-
gi UV, la buona regola prevede l’utilizzo di canaline atte a
proteggere la tubazione dall’azione diretta di questi raggi.
3.4 Compensazione della dilatazione termica
Negli impianti per acqua calda sanitaria e negli impianti di
riscaldamento i materiali sono soggetti a continue variazio-
ni termiche che comportano una dilatazione o contrazione
lineare delle tubazioni.
Per evitare danneggiamenti è necessario che il sistema
di supporto preveda punti di ancoraggio adeguatamente
posizionati per dare la giusta direzione alla tubazione e
per limitare la variazione di lunghezza dovuta alla tempe-
ratura, punti di sostegno che ne permettano lo slittamen-
to nella direzione desiderata, e bracci elastici o curve di
compensazione che permettano l’assorbimento delle di-
latazioni termiche.
In figura è indicato come posizionare i punti di ancoraggio
per deviare le variazioni di lunghezza in differenti posizioni.
Calcolo della dilatazione termica
La variazione termica lineare ∆L può essere calcolata con
la formula:
∆L = α · L · ∆t
∆L variazione termica lineare della tubazione in mm
α coefficiente di dilatazione termica lineare
(tubo multistrato TECEflex: α = 0,026 mm/mK)
L Lunghezza della tubazione in m
∆t differenza della temperatura in K
In alternativa la dilatazione termica può essere desunta dal
diagramma seguente.
Tubo TECEflexdiametro in mm
Raggio di curvaturaminimo in mm
14 7016 8020 10025 12532 16040 20050 25063 315
21
3 Direttive per l’installazione
Dilatazione termica tubi multistrato TECEflex
Esempio: calcolare la dilatazione termica di una condotta
per acqua calda di lunghezza L=10 m, posata in inverno
con temperature ambiente di 5°C. La temperatura dell’ac-
qua in condizioni di esercizio sia 55°C.
L = 10 m
∆t = 55 - 5 = 50 K
α = 0,026 mm/mK
∆L = 0,026 · 10 · 50 = 13 mm
Risultato: Il tubo avrà una dilatazione di ca. 13 mm.
Determinazione della lunghezza del braccio elastico
Le variazioni termiche possono essere compensate struttu-
ralmente prevedendo un braccio elastico di lunghezza (b)
determinabile mediante il seguente diagramma:
Lunghezza braccio elastico b (mm) per tubi TECEflex
Per evitare danneggiamenti, la tubazione deve avere lo spa-
zio necessario per allungarsi senza ostacolo nella direzione
della parete.
Compensazione della dilatazione termica con modifica direzionale
Esempio: la dilatazione termica del tubo, nell’esempio pre-
cedente, era di ca. 13 mm. Per un tubo TECEflex di diametro
20 mm, la lunghezza del braccio elastico desunta dal dia-
gramma è di circa 530 mm, quindi per compensare la dila-
tazione termica sarà necessario predisporre a tale distanza
un ancoraggio fisso.
In mancanza degli spazi necessari le variazioni termiche pos-
sono essere compensate con le curve di dilatazione a Ω.
Compensazione della dilatazione termica con curva di compensazione Ω
22
3 Direttive per l’installazione
Nel dimensionamento della curva di compensazione si con-
siglia di realizzare L2=0,5L1.
Con riferimento all’esempio precedente avremo pertanto:
b=2L1+0,5L1=2,5L1
da cui
L1=b/2,5=530/2,5=212mm
L2=0,5L1=106mm
3.5 Posizionamento dei punti di ancoraggio
Per minimizzare le flessioni dovute al peso delle tubazioni e
all’effetto della temperatura è opportuno distanziare i sup-
porti secondo gli intervalli minimi “La” di seguito riportati.
Tubo TECEflexdiametro in mm
Distanza di fissaggioLa in m
14 116 120 1,1525 1.332 1.540 1.850 263 2
Distanza di fissaggio per tubi TECEflex posati a vista
3.6 Installazione sottotraccia
Gli agenti corrosivi contenuti nelle malte cementizie di uso
comune non generano problemi di compatibilità chimica
con le tubazioni TECEflex, pertanto esse possono essere
installate sotto traccia anche senza guaina di protezione
(accertarsi che il tubo non venga in contatto con parti ta-
glienti come schegge di mattoni forati, sporgenze metalli-
che, etc.).
Per la protezione contro la propagazione del rumore è neces-
sario tuttavia evitare il contatto diretto tra le tubazioni e la
struttura edile, come da norma DIN 4109 e VDI 4100.
A tale scopo, la dove la coibentazione non è necessaria,
TECE consiglia di rivestire le tubazioni con una guaina cor-
rugata.
Qualora le tubazioni siano destinate al trasporto di acqua
calda, si dovrà ottemperare alle vigenti disposizioni di legge
riguardanti il contenimento dei consumi energetici (D.P.R.
412/93, Regolamento attuativo dell’art. 4, comma 4, del
D.Lgs.10/91).
Secondo quanto riportato nel suddetto D.P.R., le tubazio-
ni delle reti di distribuzione dei fluidi caldi in fase liquida
o vapore degli impianti termici devono essere coibentate
con materiale isolante il cui spessore minimo è fissato dalla
seguente tabella in funzione del diametro della tubazione
espresso in mm e della conduttività termica utile del ma-
teriale isolante espressa in W/m °C alla temperatura di 40
°C.
Spessore minimo isolamento in mm
Conduttività
termica a 40°C
(W/m °C)
Diametro esterno del tubo (mm)
< 20
da 20
a 39
da 40
a 59
da 60
a 79
da 80
a 90 > 1000.030 13 19 26 33 37 400.032 14 21 29 36 40 440.034 15 23 31 39 44 480.036 17 25 34 43 47 520.038 18 28 37 46 51 560.040 20 30 40 50 55 600.042 22 32 43 54 59 640.044 24 34 46 58 63 690.046 26 35 50 62 68 740.048 28 41 54 66 72 790.050 30 44 58 71 77 84
Spessore minimo isolamento [mm] in funzione del diametro esterno [mm] del tuboe della conduttività termica [W/mK] dell’isolante a T=40°C.
Per valori di conduttività termica utile dell’isolante differenti
da quelli indicati in tabella, i valori minimi dello spessore
del materiale isolante possono essere ricavati per interpo-
lazione lineare.
I montanti verticali delle tubazioni devono essere posti al
di qua dell’isolamento termico dell’involucro edilizio, verso
l’interno del fabbricato, e gli spessori minimi dell’isolamento
risultanti dalla tabella, vanno moltiplicati per 0,5.
23
3 Direttive per l’installazione
Per tubazioni correnti entro strutture non affacciate né
all’esterno né su locali non riscaldati gli spessori indicati
nella tabella vanno moltiplicati per 0,3.
Tubi TECEflex in cemento armato o massetti
Il cemento armato o il massetto abbracciano saldamente
i tubi e pertanto, poiché la dilatazione termica si propaga
verso l’interno, non sono necessari, in questi casi, partico-
lari accorgimenti per compensare la dilatazione termica.
Tuttavia, se i tubi vengono posati nello strato isolante tra ce-
mento armato e massetto, è necessario provvedere ad uno
schema di posa tale per cui la dilatazione termica venga
compensata dallo strato isolante oppure da una curvatura
della tubazione.
Esempio di posa per la compensazione della dilatazione termica
I tubi sotto pavimento devono essere posati senza incroci,
possibilmente diritti e paralleli alla parete. In fase di proget-
tazione è opportuno dare precedenza ai condotti di impianti
di riscaldamento e di adduzione idrica rispetto agli impianti
elettrici e tubi vuoti.
I tubi devono essere affiancati il più possibile.
La larghezza impegnata dal fascio tubi, inclusa la coi-
bentazione, deve essere al massimo di 30 cm, con una
distanza minima di 20 cm tra i singoli fasci.
La distanza dalle pareti deve essere di almeno 20 cm.
In corrispondenza delle porte, la distanza dall’intrados-
so della porta deve essere di almeno 10 cm.
La norma DIN 18560-2 prescrive che l’isolamento acustico
da calpestio debba essere realizzato su tutta la superficie
e senza interruzioni. Per tubi posati su solaio grezzo deve
essere realizzato uno strato di compensazione idoneo fino
al bordo superiore della tubazione, coibentazione inclusa.
Esempio di posa per tubi sotto pavimento
Tubazioni TECEflex passanti attraverso giunti di dilatazione
Tubi passanti da giunti di dilatazione strutturali dell’edificio
devono essere dotati di una guaina protettiva per una lun-
ghezza di almeno 25 cm per lato. È idoneo un rivestimento
corrugato o in alternativa un isolamento termico di almeno
6 mm di spessore.
Rivestimento dei raccordi
I raccordi TECEflex devono sempre essere protetti dal con-
tatto con muratura, gesso, cemento, massetti, adesivi a
presa rapida o simili utilizzando dei rivestimenti idonei. Il
contatto diretto con la struttura edile deve essere evitata
anche in base alle norme per la protezione contro la propa-
gazione acustica.
Riscaldamento accidentale dei tubi TECEflex
Le sezioni di tubi TECEflex che vengano esposte a tempe-
rature superiori a 100°C, ad esempio durante la stesura di
una guaina bituminosa, devono essere sostituite.
3.7 Collegamento a boiler elettrici e caldaie istantanee
Il collegamento diretto al generatore di calore è consentito
a condizione che questo sia dotato di un termostato limita-
tore di temperatura che sezioni l’impianto quando si supe-
rano i 95°C.
Onde evitare tali evenienze è opportuno eseguire il colle-
gamento al generatore con tubi in materiale metallico da
installare come giunti di transizione prima della tubazione
TECEflex (si consigliano almeno 100 cm).
24
3 Direttive per l’installazione
3.8 Stoccaggio
Poichè i tubi TECEflex, esposti per periodi prolungati a rag-
gi UV, possono subire deterioramento, vengono imballati in
modo tale da conferirgli una protezione adeguata contro
questi raggi. Purtroppo il materiale dell’imballaggio non è
resistente agli agenti climatici, pertanto è preferibile evitare
lo stoccaggio all’esterno.
Assicurarsi sempre che in cantiere i tubi non siano esposti
per periodi inutilmente lunghi a raggi UV e provvedere even-
tualmente alla loro copertura.
3.9 Protezione anti incendio
Per i requisiti di protezione anti incendio il passaggio dei
tubi TECEflex attraverso pareti, soffitti ecc., è consentito
solo adottando idonee misure di sicurezza antincendio che
impediscono il propagarsi di fumo o fiamme lungo la tuba-
zione.
25
4 Progettazione e dimensionamento
4 Progettazione e dimensionamento
Il riferimento per la progettazione e la realizzazione di im-
pianti per acqua sanitaria sono la norma DIN 1988, le cir-
colari DVGW W 551 e W 553 e la VDI 6023. Gli impianti per
acqua sanitaria devono essere progettati in modo tale da
corrispondere ai requisiti igienici e idraulici.
Requisiti igienici
In un impianto per acqua sanitaria si deve assicurare che in
tutti i punti di prelievo l’acqua corrisponda ai requisiti pre-
scritti dalla direttiva per l’acqua.
L’idoneità biologica del sistema TECEflex è certificata
dall’approvazione DVGW.
Le misure per la prevenzione della proliferazione della legio-
nella sono descritte nella circolare DVGW W 551.
Costituiscono trattamenti preventivi alla presenza del batte-
rio nelle reti idriche:
evitare la presenza di tubazioni con tratti terminali cie-
chi o senza circolazione d’acqua (specie in rifacimenti
di impianti o in ristrutturazioni);
portare l’eventuale rete di ricircolo il più possibile sino
in prossimità delle utenze;
portare periodicamente la temperatura dell’acqua
calda distribuita a valori superiori a 60°C per almeno
mezz’ora. L’innalzamento periodico della temperatura
dell’acqua calda oltre i 60°C si attua prevedendo un
opportuno ciclo di programmazione che innalzi da un
lato la temperatura del serbatoio di accumulo, dall’altro
ne consenta la circolazione nella rete mediante aper-
tura (manuale o automatica) di un opportuno by-pass
su eventuali miscelatori termostatici installati sull’im-
pianto. Per evitare disagi il ciclo di riscaldamento può
essere effettuato nelle ore notturne.
La progettazione richiede inoltre l’adempimento dei se-
guenti punti:
Documentazione
La circolare DVGW W 551 richiede la predisposizione di do-
cumentazione tecnica per l’installazione di impianti di ac-
qua sanitaria, sia per impianti di nuova costruzione sia per
le modifiche apportate a impianti esistenti. Se per determi-
nate operazioni di ristrutturazione non è disponibile della
documentazione, occorre predisporre una descrizione delle
operazioni. La documentazione deve contenere gli schemi
dell’installazione esistente, la descrizione dell’impianto, i
dati relativi all’impianto e le istruzioni per l’uso e la manu-
tenzione e deve essere consegnata al gestore dell’impianto
al momento della messa in funzione.
Rete di ricircolo
Scopo della rete di ricircolo è mantenere in circolazione il
fluido caldo onde evitarne il ristagno e, quindi, il raffredda-
mento.
La rete di ricircolo è da prevedere ogni qualvolta il contenu-
to d’acqua della tubazione compresa tra il bollitore e il pun-
to di prelievo più sfavorito è superiore ai 3 litri. La regola dei
tre litri deve essere intesa come limite massimo e l’obiettivo
deve essere quello di volumi inferiori.
TECEflexØ in mm
Volume d’acquaLitri/metro
Lunghezza in metri con volume di 3 litri
16 0,11 27,27
20 0,16 18,75
25 0,25 12,00
32 0,45 6,67
40 0,80 3,75
50 1,32 2,27
63 2,04 1,47
Contenuto d’acqua per tubi TECEflex
La legislazione vigente (DPR n.412 del 26.08.1993, Appen-
dice D) sul contenimento dei consumi energetici prevede
una temperatura di esercizio di Toper =48 °C (+5 °C) per la
distribuzione centralizzata dell’acqua calda sanitaria.
Il sistema di ricircolo deve pertanto assicurare che la tem-
peratura tra il punto iniziale della rete di distribuzione e
l’apparecchio più sfavorito non differisca per difetto di più
di 5 K.
Con tale gradiente termico e un isolamento secondo norma
(dispersione media per metro linare 10 kcal/h m), si può
assumere una portata per il ricircolo di 2 l/h per ogni metro
di tubo che compone la rete.
Calcolate le portate dei singoli tratti della rete, si può di-
26
4 Progettazione e dimensionamento
mensionarne i diametri assumendo una perdita di carico
lineare costante di 1÷2 mbar/m.
La scelta dei diametri va eseguita avendo cura del bilan-
ciamento delle derivazione terminali dell’impianto; a tale
scopo può essere opportuno predisporre adeguate valvole
di taratura o autoflow.
In condizioni igienicamente sicure, per favorire il risparmio
energetico, è possibile temporizzare il ricircolo con tempe-
rature ridotte per un massimo di 8 ore su 24.
Dimensionamento delle reti di distribuzione idrosanitarie
Lo scopo del dimensionamento è quello di assicurare che
ogni punto di erogazione dell’acqua, calda o fredda, dispon-
ga delle portate e pressioni nominali previste per ogni ap-
parecchio nelle più gravose condizioni di esercizio ovvero
quando l’uso contemporaneo delle utenze raggiunge i valori
massimi.
Primo passo per il corretto dimensionamento delle tuba-
zioni è quindi il calcolo della portata di progetto o “portata
massima contemporanea” ovvero determinare la portata
prevista in ogni tronco di tubazione in funzione di un certo
numero di prelievi contemporaneamente attivi.
Questi calcoli, che sono di tipo semiprobabilistico, in Italia
sono regolamentati dalla norma UNI 9182. In Europa è in
vigore la norma EN 806, che consente di ottenere risultati
più affidabili e sostanzialmente in accordo con le norme di
altri paesi (Inghilterra, Germania e Francia).
Di seguito sono riportati i dati necessari per il dimensio-
namento e la progettazione di impianti di acqua sanitaria
secondo la norma DIN 1988, parte 3, “Norme tecniche per
installazioni di acqua potabile (TRW) - determinazione del
diametro delle tubazioni, norme tecniche del DVGW”.
La tabella seguente riporta le portate nominali degli appa-
recchi sanitari più comuni e le pressioni minime necessarie
per assicurare tali portate.
Tipologiapunto di prelievo DN
Pressione minima Portata per erogazione miscelata Portata pererogazione di acqua
Pmin [bar] FreddoG [l/s]
CaldoG [l/s]
Calda e/o FreddaG [l/s]
Rubinetti cucinaMiscelatore per lavello 15 1 0,07 0,07 -Lavatrice domestica 15 1 - - 0,25Lavastoviglie domestica 10 1 - - 0,15Valvola di scarico con vortice 15 1 - - 0,15Rubinetti bagnoMiscelatore vasca 15 1 0,15 0,15 -Miscelatore doccia 15 1 0,15 0,15 -Testa doccia 15 1 0,1 0,1 0,2Miscelatore lavandino 15 1 0,07 0,07 -Miscelatore Bidet 15 1 0,07 0,07 -Rubinetti WCVaso con cassetta (DIN 19542) 15 0,5 - - 0,13Vaso con flussometro (DIN 3265) 15 1,2 - - 0,7Vaso con flussometro (DIN 3265) 20 0,4 - - 1Vaso con flussometro (DIN 3265) 25 1 - - 1Scarico per orinatoio 15 1 - - 0,3Bollitore acqua caldaBollitore elettrico per acqua calda 15 1 - - 0,1Rubinetti specialiRubinetto 15 0,5 - 0,3Rubinetto 20 0,5 - 0,3Rubinetto 25 0,5 - 1Miscelatore 20 0,5 0,3 0,3 -
Portate nominali e pressioni minime degli apparecchi sanitari più comuni (per erogatori speciali fare riferimento alle indicazioni del produttore)
27
4 Progettazione e dimensionamento
Nota la portata totale GT di ogni diramazione (somma delle
portate nominali degli apparecchi da alimentare), è possibi-
le determinare, tramite le curve di contemporaneità, le cor-
rispondenti portate di progetto GPR d’acqua calda e fredda.
Il diagramma di contemporaneità di seguito riportato è va-
lido per edifici residenziali, direzionali e amministrativi con
portata totale inferiore a 20 l/sec.
1) per singoli prelievi con GT ≥ 0,5 l/s (vasi con flussometro)
2) per singoli prelievi con GT < 0,5 l/s (vasi con cassetta)
Diagramma di contemporaneità per edifici residenziali, direzionali e amministrativi
Determinata la portata massima contemporanea e nota la
prevalenza disponibile, tramite le tabelle delle perdite di ca-
rico è possibile definire i diametri delle tubazioni.
Nella scelta dei diametri, per evitare un eccessiva rumorosi-
tà dell’impianto, si raccomanda che la velocità massima di
flusso nelle tubazioni sia inferiore a 2m/s, con un massimo
di 4 m/s nelle riduzioni di sezione delle giunzioni.
28
4 Progettazione e dimensionamento
Perdite di carico per installazioni idricosanitarie - diametri 14/16/20/25 mm
0,1 0,008 28,3 0,2 0,011 38,0 0,2 0,016 58,6 0,2 0,025 91,6 0,10,2 0,012 42,4 0,5 0,016 57,1 0,4 0,024 87,9 0,3 0,038 137,4 0,20,2 0,016 56,5 0,8 0,021 76,1 0,7 0,033 117,3 0,5 0,051 183,2 0,40,3 0,020 70,7 1,2 0,026 95,1 1,0 0,041 146,6 0,7 0,064 229,0 0,60,3 0,024 84,8 1,7 0,032 114,1 1,3 0,049 175,9 1,0 0,076 274,8 0,80,4 0,027 99,0 2,2 0,037 133,2 1,7 0,057 205,2 1,3 0,089 320,6 1,10,4 0,031 113,1 2,8 0,042 152,2 2,2 0,065 234,5 1,7 0,102 366,4 1,40,5 0,035 127,2 3,4 0,048 171,2 2,7 0,073 263,8 2,1 0,115 412,2 1,70,5 0,039 141,4 4,1 0,053 190,2 3,3 0,081 293,1 2,5 0,127 458,0 2,00,6 0,043 155,5 4,8 0,058 209,3 3,9 0,090 322,5 3,0 0,140 503,8 2,40,6 0,047 169,6 5,6 0,063 228,3 4,5 0,098 351,8 3,5 0,153 549,7 2,80,7 0,051 183,8 6,4 0,069 247,3 5,2 0,106 381,1 4,0 0,165 595,5 3,20,7 0,055 197,9 7,3 0,074 266,3 5,9 0,114 410,4 4,5 0,178 641,3 3,70,8 0,059 212,1 8,3 0,079 285,3 6,6 0,122 439,7 5,1 0,191 687,1 4,10,8 0,063 226,2 9,3 0,085 304,4 7,4 0,130 469,0 5,7 0,204 732,9 4,60,9 0,067 240,3 10,3 0,090 323,4 8,3 0,138 498,4 6,4 0,216 778,7 5,10,9 0,071 254,5 11,4 0,095 342,4 9,1 0,147 527,7 7,0 0,229 824,5 5,71,0 0,075 268,6 12,5 0,100 361,4 10,0 0,155 557,0 7,7 0,242 870,3 6,21,0 0,079 282,7 13,7 0,106 380,5 11,0 0,163 586,3 8,5 0,254 916,1 6,81,1 0,086 311,0 16,2 0,116 418,5 13,0 0,179 644,9 10,0 0,280 1007,7 8,11,2 0,094 339,3 18,8 0,127 456,6 15,1 0,195 703,6 11,6 0,305 1099,3 9,41,3 0,102 367,6 21,7 0,137 494,6 17,4 0,212 762,2 13,4 0,331 1190,9 10,81,4 0,110 395,8 24,6 0,148 532,6 19,8 0,228 820,8 15,2 0,356 1282,5 12,31,5 0,118 424,1 27,8 0,159 570,7 22,3 0,244 879,4 17,2 0,382 1374,1 13,91,6 0,126 452,4 31,1 0,169 608,7 25,0 0,261 938,1 19,2 0,407 1465,7 15,71,7 0,134 480,7 34,6 0,180 646,8 27,8 0,277 996,7 21,4 0,433 1557,4 17,31,8 0,141 508,9 38,3 0,190 684,8 30,7 0,293 1055,3 23,7 0,458 1649,0 19,11,9 0,149 537,2 42,1 0,201 722,9 33,8 0,309 1114,0 26,0 0,483 1740,6 21,02,0 0,157 565,5 46,0 0,211 760,9 36,9 0,326 1172,6 28,5 0,509 1832,2 23,02,1 0,165 593,8 50,1 0,222 799,0 40,2 0,342 1231,2 31,0 0,534 1923,8 25,02,2 0,173 622,0 54,4 0,233 837,0 43,6 0,358 1289,9 33,6 0,560 2015,4 27,12,3 0,181 650,3 58,8 0,243 875,1 47,2 0,375 1348,5 36,3 0,585 2107,0 29,32,4 0,188 678,6 63,3 0,254 913,1 50,8 0,391 1407,1 39,1 0,611 2198,6 31,62,5 0,196 706,9 68,0 0,264 951,1 54,6 0,407 1465,7 42,0 0,636 2290,2 33,92,6 0,204 735,1 0,275 989,2 0,423 1524,4 0,662 2381,8 36,32,7 0,212 763,4 0,285 1027,2 0,440 1583,0 0,687 2473,4 38,82,8 0,220 791,7 0,296 1065,3 0,456 1641,6 0,713 2565,0 41,42,9 0,228 820,0 0,306 1103,3 0,472 1700,3 0,738 2656,7 44,03,0 0,236 848,2 0,317 1141,4 0,489 1758,9 0,763 2748,3 46,73,6 0,283 1017,9 0,380 1369,7 0,586 2110,7 0,916 3297,9 64,24,0 0,314 1131,0 0,423 1521,8 0,651 2345,2 1,018 3664,4 77,24,6 0,361 1300,6 0,486 1750,1 0,749 2697,0 1,171 4214,0 98,75,0 0,393 1413,7 0,528 1902,3 0,814 2931,5 1,272 4580,4 116,6
Tubi multistrato TECEflex - perdita di carico lineari per impianti di acqua sanitaria
Velocità acqua
Dim. 14 Dim. 16 Dim. 20 Dim. 25
G mR
G mR
G mR
G mR
hPa/m hPa/m hPa/m hPa/mm/sec l/sec kg/h mbar/m l/sec kg/h mbar/m l/sec kg/h mbar/m l/sec kg/h mbar/m
29
4 Progettazione e dimensionamento
Perdite di carico per installazioni idricosanitarie - diametri 32/40/50/63 mm
Tubi multistrato TECEflex - perdita di carico lineari per impianti di acqua sanitaria
Velocità acqua
Dim. 32 Dim. 40 Dim. 50 Dim. 63
G mR
G mR
G mR
G mR
hPa/m hPa/m hPa/m hPa/mm/sec l/sec kg/h mbar/m l/sec kg/h mbar/m l/sec kg/h mbar/m l/sec kg/h mbar/m
0,1 0,045 162,9 0,1 0,080 289,5 0,1 0,132 475,3 0,0 0,196 706,9 0,00,2 0,068 244,3 0,2 0,121 434,3 0,1 0,198 712,9 0,1 0,295 1060,3 0,10,2 0,090 325,7 0,3 0,161 579,1 0,2 0,264 950,6 0,1 0,393 1413,7 0,10,3 0,113 407,2 0,4 0,201 723,8 0,3 0,330 1188,2 0,2 0,491 1767,1 0,20,3 0,136 488,6 0,6 0,241 868,6 0,4 0,396 1425,9 0,3 0,589 2120,6 0,20,4 0,158 570,0 0,7 0,281 1013,4 0,5 0,462 1663,5 0,4 0,687 2474,0 0,30,4 0,181 651,4 0,9 0,322 1158,1 0,6 0,528 1901,2 0,5 0,785 2827,4 0,40,5 0,204 732,9 1,2 0,362 1302,9 0,8 0,594 2138,8 0,6 0,884 3180,9 0,50,5 0,226 814,3 1,4 0,402 1447,6 0,9 0,660 2376,5 0,7 0,982 3534,3 0,60,6 0,249 895,7 1,6 0,442 1592,4 1,1 0,726 2614,1 0,8 1,080 3887,7 0,70,6 0,271 977,2 1,9 0,483 1737,2 1,3 0,792 2851,7 0,9 1,178 4241,2 0,80,7 0,294 1058,6 2,2 0,523 1881,9 1,5 0,858 3089,4 1,1 1,276 4594,6 0,90,7 0,317 1140,0 2,5 0,563 2026,7 1,7 0,924 3327,0 1,2 1,374 4948,0 1,00,8 0,339 1221,5 2,8 0,603 2171,5 1,9 0,990 3564,7 1,4 1,473 5301,4 1,10,8 0,362 1302,9 3,2 0,643 2316,2 2,1 1,056 3802,3 1,6 1,571 5654,9 1,30,9 0,385 1384,3 3,5 0,684 2461,0 2,4 1,122 4040,0 1,7 1,669 6008,3 1,40,9 0,407 1465,7 3,9 0,724 2605,8 2,6 1,188 4277,6 1,9 1,767 6361,7 1,61,0 0,430 1547,2 4,3 0,764 2750,5 2,9 1,254 4515,3 2,1 1,865 6715,2 1,71,0 0,452 1628,6 4,7 0,804 2895,3 3,1 1,320 4752,9 2,3 1,963 7068,6 1,91,1 0,498 1791,5 5,5 0,885 3184,8 3,7 1,452 5228,2 2,7 2,160 7775,4 2,21,2 0,543 1954,3 6,4 0,965 3474,4 4,3 1,584 5703,5 3,2 2,356 8482,3 2,61,3 0,588 2117,2 7,4 1,046 3763,9 5,0 1,716 6178,8 3,6 2,553 9189,2 3,01,4 0,633 2280,0 8,4 1,126 4053,4 5,7 1,848 6654,1 4,1 2,749 9896,0 3,41,5 0,679 2442,9 9,5 1,206 4342,9 6,4 1,980 7129,4 4,7 2,945 10602,9 3,81,6 0,724 2605,8 10,6 1,287 4632,5 7,2 2,112 7604,7 5,2 3,142 11309,7 4,21,7 0,769 2768,6 11,8 1,367 4922,0 8,0 2,244 8080,0 5,8 3,338 12016,6 4,71,8 0,814 2931,5 13,1 1,448 5211,5 8,8 2,376 8555,2 6,4 3,534 12723,5 5,21,9 0,860 3094,3 14,4 1,528 5501,1 9,7 2,508 9030,5 7,1 3,731 13430,3 5,72,0 0,905 3257,2 15,7 1,608 5790,6 10,6 2,641 9505,8 7,7 3,927 14137,2 6,32,1 0,950 3420,1 17,1 1,689 6080,1 11,5 2,773 9981,1 8,4 4,123 14844,0 6,82,2 0,995 3582,9 18,6 1,769 6369,6 12,5 2,905 10456,4 9,1 4,320 15550,9 7,42,3 1,040 3745,8 20,1 1,850 6659,2 13,5 3,037 10931,7 9,9 4,516 16257,7 8,02,4 1,086 3908,6 21,6 1,930 6948,7 14,6 3,169 11407,0 10,6 4,712 16964,6 8,62,5 1,131 4071,5 23,2 2,011 7238,2 15,6 3,301 11882,3 11,4 4,909 17671,5 9,32,6 1,176 4234,4 24,9 2,091 7527,8 16,7 3,433 12357,6 12,2 5,105 18378,3 9,92,7 1,221 4397,2 26,6 2,171 7817,3 17,9 3,565 12832,9 13,1 5,301 19085,2 10,62,8 1,267 4560,1 28,3 2,252 8106,8 19,1 3,697 13308,2 13,9 5,498 19792,0 11,32,9 1,312 4722,9 30,1 2,332 8396,3 20,3 3,829 13783,5 14,8 5,694 20498,9 12,03,0 1,357 4885,8 32,0 2,413 8685,9 21,5 3,961 14258,7 15,7 5,890 21205,8 12,73,6 1,629 5863,0 44,0 2,895 10423,1 29,6 4,753 17110,5 21,6 7,069 25446,9 17,54,0 1,810 6514,4 52,9 3,217 11581,2 35,6 5,281 19011,7 26,0 7,854 28274,3 21,14,6 2,081 7491,6 67,6 3,700 13318,3 45,4 6,073 21863,4 33,2 9,032 32515,5 26,95,0 2,262 8143,0 78,2 4,021 14476,5 52,6 6,601 23764,6 38,4 9,817 35342,9 31,2
30
4 Progettazione e dimensionamento
Perdite di carico per impianti di riscaldamento - diametri 14/16/20/25 mm
Tubi multistrato TECEflex– perdita di carico lineari per impianti di riscaldamento
200 150 100 8,59 0,03 0,03 0,02 0,01300 225 150 12,89 0,05 0,06 0,03 0,02400 300 200 17,18 0,06 0,10 0,04 0,04600 450 300 25,78 0,09 0,20 0,07 0,09800 600 400 34,37 0,12 0,33 0,09 0,15
1000 750 500 42,96 0,15 0,49 0,11 0,231200 900 600 51,55 0,18 0,67 0,13 0,301400 1050 700 60,14 0,21 0,88 0,15 0,401600 1200 800 68,74 0,24 1,11 0,17 0,511800 1350 900 77,33 0,27 1,36 0,20 0,622000 1500 1000 85,92 0,30 1,64 0,22 0,75 0,15 0,362300 1725 1150 98,81 0,35 2,10 0,25 0,96 0,17 0,462800 2100 1400 120,29 0,43 2,42 0,31 1,11 0,21 0,523000 2250 1500 128,88 0,46 2,96 0,33 1,35 0,22 0,643500 2625 1750 150,36 0,53 3,34 0,38 1,52 0,26 0,734000 3000 2000 171,84 0,61 4,37 0,44 2,00 0,29 0,96 0,19 0,324500 3375 2250 193,32 0,68 5,52 0,49 2,52 0,33 1,20 0,21 0,385000 3750 2500 214,80 0,76 6,78 0,55 3,10 0,37 1,48 0,23 0,465500 4125 2750 236,28 0,84 8,15 0,60 3,73 0,40 1,78 0,26 0,556000 4500 3000 257,76 0,91 9,70 0,66 4,41 0,44 2,10 0,28 0,646500 4875 3250 279,24 0,99 11,38 0,71 5,13 0,48 2,45 0,30 0,737000 5250 3500 300,72 1,06 13,20 0,76 5,91 0,51 2,81 0,33 0,847500 5625 3750 322,20 0,82 6,72 0,55 3,20 0,35 0,948000 6000 4000 343,68 0,87 7,58 0,59 3,62 0,38 1,058500 6375 4250 365,16 0,93 8,56 0,62 4,06 0,40 1,179000 6750 4500 386,63 0,98 9,59 0,66 4,50 0,42 1,309500 7125 4750 408,11 1,04 10,69 0,70 4,97 0,45 1,42
10000 7500 5000 429,59 0,73 5,46 0,47 1,5510500 7875 5250 451,07 0,77 5,99 0,49 1,6911000 8250 5500 472,55 0,81 6,51 0,52 1,8311500 8625 5750 494,03 0,84 7,06 0,54 1,9812500 9375 6250 536,99 0,92 7,65 0,59 2,3013000 9750 6500 558,47 0,95 8,27 0,61 2,4514000 10500 7000 601,43 1,03 9,59 0,66 2,8015000 11250 7500 644,39 0,70 3,1616000 12000 8000 687,35 0,75 3,5417000 12750 8500 730,31 0,80 3,9318000 13500 9000 773,27 0,84 4,3419000 14250 9500 816,23 0,89 4,7720000 15000 10000 859,19 0,94 5,2322000 16500 11000 945,11 1,03 6,33
Tubi multistrato TECEflex– perdita di carico lineari per impianti di riscaldamento
Potenza installata [W]Portata
Dim. 14 Dim. 16 Dim. 20 Dim. 25
vR
vR
vR
vR
Gradiente termico [K] hPa/m hPa/m hPa/m hPa/m20K 15K 10K kg/h m/s mbar/m m/s mbar/m m/s mbar/m m/s mbar/m
31
4 Progettazione e dimensionamento
Perdite di carico per impianti di riscaldamento - diametri 32/40/50/63 mm
Tubi multistrato TECEflex– perdita di carico lineari per impianti di riscaldamento
Potenza installata [W]Portata
Dim. 32 Dim. 40 Dim. 50 Dim. 63
vR
vR
vR
vR
Gradiente termico [K] hPa/m hPa/m hPa/m hPa/m20K 15K 10K kg/h m/s mbar/m m/s mbar/m m/s mbar/m m/s mbar/m7000 5250 3500 300,72 0,18 0,197500 5625 3750 322,20 0,20 0,228000 6000 4000 343,68 0,21 0,248500 6375 4250 365,16 0,22 0,279000 6750 4500 386,63 0,24 0,309500 7125 4750 408,11 0,25 0,34
10000 7500 5000 429,59 0,26 0,3610500 7875 5250 451,07 0,28 0,4011000 8250 5500 472,55 0,29 0,44 0,15 0,1111500 8625 5750 494,03 0,30 0,43 0,16 0,1212500 9375 6250 536,99 0,33 0,55 0,17 0,1413000 9750 6500 558,47 0,34 0,55 0,18 0,1514000 10500 7000 601,43 0,37 0,64 0,20 0,1715000 11250 7500 644,39 0,40 0,73 0,21 0,1916000 12000 8000 687,35 0,42 0,82 0,22 0,2217000 12750 8500 730,31 0,45 0,91 0,24 0,2418000 13500 9000 773,27 0,48 1,01 0,25 0,2619000 14250 9500 816,23 0,50 1,12 0,27 0,2920000 15000 10000 859,19 0,53 1,13 0,28 0,3222000 16500 11000 945,11 0,58 1,35 0,31 0,3824000 18000 12000 1031,03 0,63 1,60 0,34 0,4426000 19500 13000 1116,95 0,69 1,85 0,36 0,5028000 21000 14000 1202,86 0,74 2,14 0,39 0,5730000 22500 15000 1288,78 0,79 2,42 0,42 0,65 0,18 0,2132000 24000 16000 1374,70 0,84 2,73 0,45 0,72 0,19 0,2334000 25500 17000 1460,62 0,90 3,07 0,47 0,80 0,21 0,2636000 27000 18000 1546,54 0,95 3,41 0,50 0,89 0,22 0,2838000 28500 19000 1632,46 1,00 3,77 0,53 0,98 0,23 0,3140000 30000 20000 1718,38 0,56 1,07 0,24 0,3442000 31500 21000 1804,30 0,59 1,16 0,26 0,3744000 33000 22000 1890,21 0,61 1,26 0,27 0,4046000 34500 23000 1976,13 0,64 1,36 0,28 0,4348000 36000 24000 2062,05 0,67 1,47 0,29 0,47 0,28 0,1950000 37500 25000 2147,97 0,70 1,58 0,30 0,50 0,29 0,2052000 39000 26000 2233,89 0,73 1,69 0,32 0,54 0,30 0,2154000 40500 27000 2319,81 0,75 1,81 0,33 0,57 0,32 0,2356000 42000 28000 2405,73 0,78 1,93 0,34 0,61 0,33 0,2558000 43500 29000 2491,65 0,81 2,05 0,35 0,65 0,34 0,2760000 45000 30000 2577,57 0,84 2,17 0,36 0,69 0,35 0,2862000 46500 31000 2663,48 0,87 2,30 0,38 0,73 0,36 0,2964000 48000 32000 2749,40 0,89 2,43 0,39 0,77 0,37 0,3166000 49500 33000 2835,32 0,92 2,57 0,40 0,82 0,39 0,3368000 51000 34000 2921,24 0,95 2,71 0,41 0,86 0,40 0,35
32
4 Progettazione e dimensionamento
Perdite di carico per impianti di riscaldamento - diametri 32/40/50/63 mm
Tubi multistrato TECEflex– perdita di carico lineari per impianti di riscaldamento
Potenza installata [W]Portata
Dim. 32 Dim. 40 Dim. 50 Dim. 63
vR
vR
vR
vR
Gradiente termico [K] hPa/m hPa/m hPa/m hPa/m20K 15K 10K kg/h m/s mbar/m m/s mbar/m m/s mbar/m m/s mbar/m
70000 52500 35000 3007,16 0,98 2,85 0,43 0,91 0,41 0,3672000 54000 36000 3093,08 1,01 2,99 0,44 0,95 0,42 0,3976000 57000 38000 3264,92 0,46 1,05 0,44 0,4380000 60000 40000 3436,75 0,49 1,12 0,47 0,4784000 63000 42000 3608,59 0,51 1,24 0,49 0,5188000 66000 44000 3780,43 0,54 1,35 0,51 0,5592000 69000 46000 3952,27 0,56 1,46 0,54 0,5996000 72000 48000 4124,11 0,58 1,57 0,56 0,64
100000 75000 50000 4295,94 0,61 1,69 0,58 0,68104000 78000 52000 4467,78 0,63 1,81 0,61 0,73108000 81000 54000 4639,62 0,66 1,93 0,63 0,79112000 84000 56000 4811,46 0,68 2,06 0,65 0,83116000 87000 58000 4983,29 0,71 2,19 0,68 0,88120000 90000 60000 5155,13 0,73 2,32 0,70 0,93124000 93000 62000 5326,97 0,72 1,00128000 96000 64000 5498,81 0,75 1,05132000 99000 66000 5670,64 0,77 1,10136000 102000 68000 5842,48 0,79 1,17140000 105000 70000 6014,32 0,82 1,22144000 108000 72000 6186,16 0,84 1,29148000 111000 74000 6358,00 0,86 1,36152000 114000 76000 6529,83 0,89 1,42156000 117000 78000 6701,67 0,91 1,48160000 120000 80000 6873,51 0,94 1,56164000 123000 82000 7045,35 0,96 1,62168000 126000 84000 7217,18 0,98 1,69172000 129000 86000 7389,02 1,01 1,76176000 132000 88000 7560,86 1,03 1,84180000 135000 90000 7732,70 1,05 1,90184000 138000 92000 7904,53 1,08 1,98188000 141000 94000 8076,37 1,10 2,06192000 144000 96000 8248,21 1,12 2,53196000 147000 98000 8420,05 1,15 2,21200000 150000 100000 8591,89 1,17 2,29
33
4 Progettazione e dimensionamento
4.1 Collaudo e messa in funzione dell’impianto
Prima della messa in funzione dell’impianto devono essere
eseguite alcune importanti operazioni.
Ispezione impianto
Consiste in una ispezione a vista dei tubi e delle giunzioni
per verificare che non ci siano danneggiamenti da corpi ta-
glienti o strozzature accidentali e che i raccordi siano cor-
rettamente serrati.
Lavaggio di impianti per acqua sanitaria
La norma DIN 1988 parte 2 prevede una procedura piutto-
sto complessa di lavaggio con l’uso di una miscela di aria
ed acqua. Questa procedura si riferisce ad impianti realizza-
ti con tubi metallici, per rimuovere i rischi di corrosione gal-
vanica causati da eventuali residui di lavorazione come sfri-
di, ruggine o bave di saldatura. Tale disposizione non è da
applicare qualora l’impianto è realizzato integralmente con
il sistema TECEflex. Essendo i tubi in materiale sintetico è
sufficiente provvedere ad un lavaggio accurato dell’impian-
to, come indicato nella nota ZVSHK “Lavaggio di impianti
sanitari”, edizione marzo 1993.
4.2 Prova di tenuta a pressione
Impianti per acqua sanitaria
La norma DIN 1988, parte 2, prevede l’obbligo della prova
di pressione a verifica della tenuta delle condotte.
La prova richiede condizioni di temperatura costanti e si
svolge in tre fasi:
Fase 1 - Lento riempimento con acqua e sfiato delle tu-
bazioni.
Fase 2 - Prova preliminare: applicare una pressione pari
alla massima pressione d’esercizio più 5 bar. Generalmen-
te la prova preliminare viene eseguita con una pressione di
15 bar.
Nei primi 30 minuti dal riempimento la pressione può es-
sere ripristinata ogni 10 minuti a compensazione delle
variazioni da temperatura. Successivamente inizia la vera
prova preliminare che dura 30 minuti. Se la diminuzione di
pressione non è minore di 0,6 bar l’impianto non presenta
perdite evidenti e si può procedere con la prova.
Fase 3 - Prova principale: segue ad esito positivo della prova
preliminare e si conduce mantenendo la stessa pressione.
Se dopo due ore non si registrano diminuzioni di pressione
superiori a 0,2 bar, la prova di collaudo si può ritenere con-
clusa con successo.
Al termine del collaudo scaricare l’impianto e, qualora sus-
siste il rischio di gelo, vuotarlo totalmente.
Impianti di riscaldamento
Prima dell’avvio l’impianto di riscaldamento deve essere la-
vato e sciacquato con cura per espellere residui metallici o
eventuali bave di saldatura.
Il sistema TECEflex non è sensibile a queste impurità, ma
altri componenti metallici dell’impianto, come radiatori o
bruciatori possono subire danni a causa di processi di cor-
rosione galvanica.
La prova a pressione segue le stesse fasi descritte nella
prova per impianti di acqua sanitaria. La pressione di prova
però è solo 1,3 volte la pressione di esercizio.
Documentazione
La norma ATV DIN 18381 (VOB parte C: Condizioni tecniche
generali per progetti edilizi) prevede la stesura e consegna
a titolo di prova al committente di un verbale di prova a
pressione.
Nota: La prova a pressione è un servizio contrattuale fa-
cente parte del servizio dovuto da parte del fornitore anche
senza esplicita indicazione nella descrizione dei servizi sup-
plementari.
34
4 Progettazione e dimensionamento
Verbale di prova pressione per impianti idricosanitari - norma DIN 1988 parte 2
Progetto: _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Committente: _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Installatore: _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Diametri tubazioni TECEflex: da ___________ mm a ___________mm Lunghezza complessiva tubazioni: ca. ___________m
Temperatura acqua:___________ °C Temperatura ambiente: ___________°C
Prova preliminare
Durata prova: 60 min Pressione prova: 15 bar
Pressione dopo 30 minuti ___________ bar
Pressione dopo 60 minuti ___________ bar
Diminuzione di pressione negli ultimi 30 minuti ___________ bar (max. 0,6 bar)
Risultato della prova preliminare ______________________________________________________________
Prova principale Utilizzare la pressione della prova preliminare
Durata prova: 120 minuti max. diminuzione di pressione consentita: 0,2 bar
Pressione all’inizio prova ___________ bar
Pressione dopo 120 minuti ___________ bar
Diminuzione di pressione durante la prova ___________ bar (max. 0,2 mbar)
Risultato della prova principale: ______________________________________________________________
Inizio prova _____________________________________________________________ Fine prova ______________________________________________________
Luogo _____________________________________________________________ Data ______________________________________________________
Committente _____________________________________________________________ Installatore ______________________________________________________
35
4 Progettazione e dimensionamento
Verbale di prova pressione per impianti di riscaldamento - norma DIN 18380 (VOB)
Progetto: _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Committente: _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Installatore: _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Diametri tubazioni TECEflex: da ___________ mm a ___________mm Lunghezza complessiva tubazioni: ca. ___________m
Temperatura acqua:___________ °C Temperatura ambiente: ___________°C
Prova preliminare
Durata prova: 60 min Pressione prova: 1,3 bar X pressione di esercizio
Pressione dopo 30 minuti ___________ bar
Pressione dopo 60 minuti ___________ bar
Diminuzione di pressione negli ultimi 30 minuti ___________ bar (max. 0,6 bar)
Risultato della prova preliminare ______________________________________________________________
Prova principale Utilizzare la pressione della prova preliminare
Durata prova: 120 minuti max. diminuzione di pressione consentita: 0,2 bar
Pressione all’inizio prova ___________ bar
Pressione dopo 120 minuti ___________ bar
Diminuzione di pressione durante la prova ___________ bar (max. 0,2 mbar)
Risultato della prova principale: ______________________________________________________________
Inizio prova _____________________________________________________________ Fine prova ______________________________________________________
Luogo _____________________________________________________________ Data ______________________________________________________
Committente _____________________________________________________________ Installatore ______________________________________________________
36
Certificazione per impianti idricosanitari (acqua potabile)
37
Certificazione per impianti di aria compressa
38
Certificazione per impianti di distribuzione Gas
Certificazione del tubo TECEflex per la classe di reazione al fuoco
39
Tel. 059/533 40 11Fax 059/533 40 10e-mail: [email protected] / .com
TECE Italia srl a socio unicoVia dell‘industria, 24/A41051 Castelnuovo R. (MO)
Aggi
orna
to a
l 01/
2011